Porta la tua fotografia altrove

Sto lavorando a una mostra personale, non è semplice gestire un carico del genere. E ultimamente l’ultima mostre collettiva l’ho realizzata in un Pub, voi mi direte come mi è venuta in mente e perché ho organizzato una mostra in un Pub?

È molto semplice, lasciatemelo spiegare in questo articolo.

Engagement

Spesso quando organizziamo una mostra dobbiamo pensare all’ Engagement. Perché una persona dovrebbe visitare la vostra mostra? Ci sono degli interessi che noi non conosciamo o che conosciamo bene perché magari la nostra mostra ha un tema specifico.

Ma possiamo coprire una fetta di visitatori che è interessata alla fotografia ma non ha mai visto una mostra. Oppure possiamo far arrivare il nostro lavoro a persone che non hanno idea di cosa sia la fotografia.

Foto By Greg Taig

Ma in che modo? Sfruttando spazi dove nessuno si aspetterebbe di trovare dell’arte. Ed è per questo che un Pub può andare bene, tra l’altro il Pub dove avevo organizzato la mostra collettiva era visitato da altre discipline artistiche, questo ha generato un interesse maggiore perché oltre alla mostra quella settimana erano previsti altri tipi di eventi.

I fotografi non comprendono la fotografia

Un tema ricorrente è che le persone comuni comprendano a pieno la fotografia, perché la usano tutti i giorni senza rendermene conto. E il fotografo è spesso incentrato sulla bellezza, invece di pensare al messaggio, ed è per questo che i fotografi non comprendono la fotografia. Sostanzialmente pensiamo alla composizione, soggetti e alle scene e invece la persona comuni pensano al messaggio, che non va oltre le tre persone.

Spesso le persone usano la fotografia per comunicare con un unica persona, magari inviano ad un amica un prodotto o un accessorio per ricevere un parere, e quindi una risposta. Risposta che non avviene per mezzo della fotografia che il fotografo promuove.

Per questo il fotografo dovrebbe lavorare a un editing diverso per ogni tipologia di mostra. Includere fotografie che normalmente non vengono esposte e con alcune carenze.

un progetto fotografico esposto in un posto estraneo al mondo della fotografia può avere un buon esito, ma soltanto se l’editing è adattato alla location.

Diversamente gallerie, librerie d’arte frequentate da persone che masticano le arti visive apprezzeranno il lavoro.

Conclusione

Il 14 agosto ho donato a un associazione che si chiama Hyperlink 6 fotografie, del progetto Thinking to leave e la vendita sarebbe andata per promuovere delle attività con interessi sociali della zona.

Questo per dirvi che non bisogna sempre essere egoisti, ma avere una missione e un valore.

Ringrazio chi ha preso la serie da 3 fotografie di Thinking to leave.

Buona Luce

Emanuele